L’Ebas, l’ente bilaterale dell’artigianato siciliano, compie trent’anni. Una ricorrenza importante per un ente che in piena pandemia è sceso in campo fronteggiando la cassa integrazione di 11 mila imprese e di oltre 30 mila lavoratori per un valore di 100 milioni di euro. Un ente che da allora si è strutturato e ristrutturato diventando punto di riferimento irrinunciabile per il welfare, sostenendo a 360 gradi la vita di aziende e famiglie.
Oggi l’Ebas (costituito da Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai, in rappresentanza delle imprese artigiane e da Cgil, Cisl e Uil in rappresentanza dei lavoratori) ha incrementato le prestazioni in quantità e qualità, offrendo ad esempio un pacchetto di aiuti importanti per la conciliazione vita-lavoro, un sostegno all’autoimprenditorialità in particolare per le nuove imprese a conduzione di giovani e di donne.
Della storia dell’Ebas ma soprattutto del futuro della bilateralità artigiana, si discuterà venerdì mattina, 27 ottobre, a partire dalle ore 9,30, nell’aula magna Vincenzo Li Donni, al dipartimento di Scienze economiche all’Università di Palermo.
Previsti interventi e tavola rotonda con autorità politiche e civili e con il mondo della bilateralità che compone l’Ebas. In allegato, il programma della giornata.